Bonus Ristrutturazioni: il corretto bonifico caso per caso.
Elementi da indicare, errori da evitare e nuova comunicazione bancaria al Fisco: ecco la corretta procedura sui bonifici per i lavori di ristrutturazione, esaminata caso per caso.
Il soggetto che effettua lavori di ristrutturazione edilizia, recupero e risanamento conservativo sull’immobile può fruire di una detrazione fiscale del 50% per tutti gli interventi realizzati fino al 31 dicembre 2014, con limite di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare. Dal 2015 il bonus scende al 40% per poi assestarsi al 36% dal 1 gennaio 2016 con limite di 48.000 euro per unità. Per fruire del Bonus IRPEF è necessario pagare i lavori con bonifico bancario o postale, in cui devono essere indicati:
causale di versamento (normativa di riferimento “articolo 16-bis del Dpr 917/1986”)
codice fiscale del soggetto che paga
codice fiscale o Partita Iva del beneficiario del pagamento.
Le spese come i diritti pagati per concessioni, gli oneri di urbanizzazione, le autorizzazioni e le denunce di inizio lavori, le imposte di bollo e le ritenute fiscali sugli onorari dei professionisti, possono essere pagate con altre modalità.
Casi particolari
Alcune situazioni meritano maggiore attenzione quando si compila il bonifico.
Esempio: in caso di più soggetti che sostengono l’intervento di ristrutturazione, per fruire in eguale misura del bonus devono riportare nel bonifico ognuno il proprio codice fiscale. Altro esempio: per interventi su parti comuni condominiali, oltre al C.F. del condominio è necessario indicare quello dell’amministratore o di altro condomino che effettua il pagamento.
Quando si perde la detrazione
Una volta pagato il lavoro a mezzo di bonifico, il contribuente deve conservare la ricevuta per poterla esibire in sede di controlli e accertamenti fiscali. La detrazione si può infatti perdere in caso di:
pagamento non eseguito tramite bonifico
mancata indicazione nel bonifico delle voci richieste
mancata esibizione della ricevuta del bonifico
intestazione a persona diversa da chi richiede la detrazione
mancata comunicazione preventiva all’Asl competente, se obbligatoria
mancata esibizione di fatture o ricevute delle spese effettuate
mancato rispetto delle norme urbanistiche ed edilizie comunali.
Errori nei bonifici
Possono esserci casi di bonifici in cui è indicata, per errore, una causale relativa a ristrutturazioni edilizie in luogo di quella per la riqualificazione energetica, e viceversa. Non si perde il bonus 50% purché l’errore non pregiudichi l’applicazione da parte di banche e poste della ritenuta fiscale al 4% che, al momento del bonifico, deve operare a titolo di acconto dell’imposta, dovuta dall’impresa che effettua i lavori.
Comunicazione al Fisco
Banche e poste hanno un altro compito: con provvedimento direttoriale n. 75159 del 30 maggio 2014, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato nuove specifiche e tempistiche per la comunicazione al Fisco dei dati sui pagamenti effettuati per lavori di ristrutturazione.
Tale comunicazione dovrà contenere: dati identificativi del mittente del bonifico; beneficiari della detrazione 50%; destinatari dei pagamenti.
Dovrà essere effettuata:
tra il 1 dicembre dello stesso anno e il 31 gennaio dell’anno successivo per i bonifici del primo semestre di ogni anno
dal 1 giugno al 31 luglio dell’anno successivo per i bonifici del secondo semestre.
fonte: http://www.pmi.it/economia/finanziamenti/approfondimenti/80502/bonus-ristrutturazioni-il-bonifico-caso-per-caso.html)
